Medaglie – Premi
Dall’Unità fino ai primi del Novecento le premiazioni degli alunni di ogni ordine di scuola erano fatte in apposite cerimonie, con la partecipazione delle autorità, allo scopo di stimolare l’emulazione dei più bravi. Considerata la funzione dei Licei nella formazione della classe dirigente, una particolare solennità accompagnava in essi l’evento.
Di Paolo Emilio Imbriani, delegato per la pubblica istruzione ci sono restate le Parole pronunciate il 30 gennaio 1863 e le Parole dette il 5 maggio 1864 nella premiazione degli alunni del R. Liceo Vittorio Emanuele. Ogni anno un professore veniva incaricato di tenere un discorso per l’occasione: Vincenzo Padula il 17 marzo 1869, Pasquale Tariello il 23 dicembre 1877, Carlo Maria Tallarigo nel 1880-81, quest’ultimo “per la solenne distribuzione de’ premi agli alunni de’ Tre licei dello Stato a Napoli” (V. Emanuele, Umberto, Genovesi). Abbiamo rinvenuto due premi: la medaglia d’argento (anno 1872-73), data a Corrado Capocci, i cui nonni erano l’ astronomo Ernesto Capocci e il botanico Federico Dehnhardt, donata al Liceo V. Emanuele dagli eredi; il libro di Cesare Balbo Pensieri ed esempi, con inciso sulla copertina il nome del premiato Giovanni Vitolo (1871-72)
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